Il Bitcoin è una criptovaluta e un sistema di pagamento peer-to-peer creato nel 2009 da Satoshi Nakamoto, il cui vero nome rimane sconosciuto. È spesso descritto come una “valuta digitale” o “denaro virtuale” poiché non esiste in forma fisica ma solo elettronica.
Il Bitcoin è basato su un protocollo open source e utilizza la crittografia per controllare la creazione di nuove unità di valuta e verificare i trasferimenti. A differenza delle valute tradizionali come dollari ed euro, Bitcoin non è emesso o controllato da una banca centrale o da un’autorità governativa. La rete Bitcoin è decentralizzata e gestita collettivamente dai suoi utenti sparsi in tutto il mondo.
Nakamoto ha pubblicato nel 2008 un white paper che descriveva l’idea di una “cash elettronica peer-to-peer” che consentiva pagamenti online diretti da una parte all’altra senza passare attraverso un’istituzione finanziaria. Questo documento ha esposto le basi tecniche del funzionamento del Bitcoin.
Nel gennaio 2009, Nakamoto ha rilasciato il primo software Bitcoin che ha messo in pratica le idee delineate nel white paper. Il 3 gennaio 2009, il blocco genesi di Bitcoin è stato estratto da Nakamoto contenente la prima transazione Bitcoin. Inizialmente, il valore di 1 bitcoin era estremamente basso ed era utilizzato per transazioni sperimentali tra i primi sostenitori del progetto.
Man mano che la rete Bitcoin cresceva, il valore del bitcoin aumentava. Nel 2010, le prime transazioni commerciali in bitcoin hanno avuto luogo: tra le prime ci sono state due pizze acquistate per 10.000 BTC. Nel corso degli anni, Bitcoin ha visto un’adozione ed un interesse crescente da parte di utenti, investitori e aziende. Oggi il Bitcoin ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di oltre 1 trilione di dollari, affermandosi come la criptovaluta leader e aprendo la strada a un’intera industria di asset digitali.
Storia di Bitcoin
Per comprendere appieno il fenomeno Bitcoin e la rivoluzione che ha introdotto, può essere utile ripercorrerne le origini e la storia ormai più che decennale.
Il Bitcoin è stato introdotto per la prima volta in un white paper scritto sotto pseudonimo dal misterioso Satoshi Nakamoto, pubblicato il 31 Ottobre 2008. Questo documento di 9 pagine descriveva una “Cash elettronica peer-to-peer” che permettesse “pagamenti online diretti da una parte all’altra senza passare attraverso un’istituzione finanziaria”.
Fino a quel momento, non era mai esistita una valuta digitale decentralizzata basata su protocolli crittografici e peer-to-peer, rendendo la proposta di Nakamoto una novità rivoluzionaria. Il paper spiegava come Bitcoin avrebbe funzionato a livello tecnico grazie ad innovazioni come la proof-of-work, la rete peer-to-peer e la blockchain per validare le transazioni.
Nell’idea originale di Nakamoto, Bitcoin avrebbe anche permesso transazioni elettroniche dirette evitando il “costo della mediazione”, consentendo piccoli pagamenti giornalieri impraticabili con i sistemi tradizionali. Un aspetto chiave era l’eliminazione della necessità di fidarsi di terze parti per le transazioni.
Il 3 Gennaio 2009, il software client originale Bitcoin è stato rilasciato open source su Sourceforge. Lo stesso giorno, il blocco genesi della blockchain Bitcoin è stato creato, contenente la prima transazione inviata da Nakamoto stesso all’informatico Hal Finney.
Inizialmente, Bitcoin non aveva pressochè valore ed era utilizzato per sperimentazione e come curiosità da un ristretto gruppo di appassionati di criptovalute. Nel Marzo 2010 fu effettuata una delle prime transazioni commerciali, quando un programmatore pagò 10.000 BTC per due pizze. In quel periodo il valore di 1 bitcoin era una frazione di centesimo di dollaro.
Col passare del tempo, nuove persone iniziarono a interessarsi a Bitcoin generando una domanda. Nel luglio 2010 fu creata Mt.Gox, uno dei primi exchange dove comprare bitcoin, aprendo le porte agli investimenti speculativi. Il prezzo passò da pochi centesimi a 0.39 dollari. L’anonimato garantito da Bitcoin attirò anche progetti controversi come Silk Road, un mercato online per droghe e altri prodotti illegali.
Nonostante diffidenza e scetticismo da parte di banche, governi e media, l’adozione di Bitcoin continuava a crescere. Nel 2011 raggiunse la parità con il dollaro per poi superarlo. Nel 2012 vennero effettuate le prime donazioni in bitcoin a Wikileaks dopo il blocco dei pagamenti da parte di società finanziarie.
Nel 2013 Bitcoin superò i 1000$ di valore scatenando una nuova ondata di interesse. Sempre più aziende iniziarono ad accettarlo come mezzo di pagamento. Venture capitalist cominciarono ad investire ingenti somme in start-up Bitcoin come Coinbase. Il market cap superò per la prima volta il miliardo di dollari.
Ma con la popolarità crebbero anche problemi come frodi ed hack di exchange, portando a incidenti come il fallimento di Mt.Gox. Malgrado ciò, l’ascesa di Bitcoin proseguì inarrestabile anno dopo anno.
Nel 2017, Bitcoin sfondò 10.000 dollari durante una fase di crescita esponenziale dei prezzi che portò ad un picco di circa 20.000$ a dicembre, prima di un successivo crollo. Ciò consacrò definitivamente Bitcoin come asset finanziario globale.
Oggi Bitcoin ha superato il trilione di dollari di capitalizzazione ed è accettato da sempre più istituzioni finanziarie tradizionali oltre che aziende tech come Tesla. Ha ispirato oltre 6.000 altre criptovalute e fondato un intero ecosistema di blockchain.
Dall’esperimento di pochi appassionati, Bitcoin è diventato un fenomeno mondiale che continua ad evolvere. Chi avrebbe immaginato un tale successo leggendo quel whitepaper nel 2008? La storia di Bitcoin continua mentre la rivoluzione del denaro digitale peer-to-peer procede. Sarà affascinante osservare come la storia di Bitcoin si svilupperà nei prossimi anni.
Bitcoin Come funziona
Il Bitcoin funziona attraverso una rete peer-to-peer, senza bisogno di intermediari come le banche. Gli utenti possono inviare e ricevere bitcoin tra loro attraverso wallet digitali utilizzando la crittografia a chiave pubblica per garantire che i trasferimenti siano sicuri e verificabili. Le transazioni sono registrate in un registro digitale distribuito noto come blockchain.
La blockchain registra ogni transazione effettuata sulla rete Bitcoin in blocchi che sono collegati e protetti da crittografia. Ciò rende estremamente difficile alterare i registri delle transazioni. La blockchain è condivisa e mantenuta da tutti i nodi della rete Bitcoin.
Quando qualcuno invia bitcoin, la transazione viene trasmessa in rete e raggruppata con altre transazioni in un blocco la cui intestazione contiene una sorta di impronta digitale unica. Questo blocco viene trasmesso a tutti i nodi della rete e i nodi lo verificano per assicurarsi che la transazione sia valida prima di aggiungerla alla loro copia della blockchain.
Le nuove transazioni vengono validate controstando la blockchain per assicurarsi che i mittenti abbiano i fondi necessari. Una volta che un blocco è validato, viene aggiunto alla blockchain: a questo punto la transazione è completa. Ciò fornisce un registro pubblico permanente di tutte le transazioni sulla rete, accessibile ed utile per chiunque.
Ogni utente Bitcoin ha un indirizzo generato casualmente come identificatore con lettere e numeri. Le transazioni in bitcoin specificano gli indirizzi del mittente e del destinatario, ma non i loro nomi reali. Ciò garantisce un certo livello di anonimato agli utenti, anche se le transazioni sono pubbliche. Questo pseudonimato ha attirato sia utenti legittimi che attività illegali su Bitcoin nel corso degli anni.
Mining di Bitcoin
Nuovi bitcoin vengono rilasciati su base regolare attraverso un processo chiamato mining. I minatori competono per verificare le transazioni e aggiungere nuovi blocchi alla blockchain risolvendo complessi problemi matematici. Il primo minatore che risolve correttamente il problema aggiunge il nuovo blocco alla blockchain e viene ricompensato con nuovi bitcoin appena creati e con le commissioni di transazione.
Questo processo rende il rilascio dei nuovi bitcoin prevedibile e non manipolabile. La quantità totale di bitcoin che possono essere creati è limitata a 21 milioni. Questo rende il Bitcoin una risorsa scarsa e ne aumenta il valore nel tempo. Oggi ci sono circa 19 milioni di bitcoin in circolazione.
Il mining richiede hardware specializzato e un enorme consumo energetico per alimentare le macchine e raffreddarle. I bitcoin sono sempre più difficili da estrarre nel tempo, richiedendo hardware di mining più potenti. Molti minatori si uniscono in pool di mining che combinano la potenza di calcolo per condividere le ricompense.
Oltre a creare nuovi bitcoin, il mining serve un altro scopo cruciale: mantenere la rete Bitcoin sicura prevenendo attacchi denial-of-service e doppi spend. Più mining viene effettuato, più sicura è la rete.
Acquistare, conservare e utilizzare Bitcoin
I bitcoin possono essere acquistati su exchange online o da altri proprietari direttamente, utilizzando valute tradizionali. I principali exchange dove comprare Bitcoin includono Coinbase, Binance, Kraken e Bitstamp. Gli exchange consentono di acquistare bitcoin con valute legali attraverso varie opzioni di pagamento come bonifici bancari, carte di credito o anche depositi di contanti.
Dopo aver acquistato dei bitcoin, gli utenti devono scaricare un wallet Bitcoin per immagazzinarli e inviarli. I wallet possono essere software scaricabili per desktop e dispositivi mobili, oppure hardware criptati simili a chiavette USB. I wallet consentono di gestire gli indirizzi Bitcoin e inviare o ricevere transazioni sulla blockchain.
I bitcoin immagazzinati possono quindi essere utilizzati per acquistare beni e servizi da venditori che li accettano come pagamento. Un numero crescente di aziende e rivenditori in tutto il mondo accetta pagamenti in bitcoin. I bitcoin possono anche essere scambiati nuovamente per valute tradizionali su exchange o utilizzati per trasferimenti peer-to-peer.
La chiave privata del wallet, una lunga stringa alfanumerica, consente di autorizzare le transazioni in uscita e dovrebbe essere tenuta segreta come una password. Se la chiave privata viene persa per qualsiasi motivo, anche a causa di un guasto hardware, i bitcoin nel wallet andranno persi per sempre. Questo pone la responsabilità della custodia esclusivamente sull’utente.
Vantaggi e svantaggi di Bitcoin
Tra i principali vantaggi del Bitcoin ci sono:
Indipendenza dai governi e dalle banche centrali – Bitcoin non è controllato o regolato da nessuna autorità centrale. Gli utenti hanno il pieno controllo delle loro transazioni.
Transazioni rapide – I pagamenti Bitcoin vengono validati e confermati molto velocemente dalla rete, tipicamente in pochi minuti. Le transazioni tradizionali possono richiedere giorni per essere confermate.
Bassi costi di transazione – Inviare bitcoin costa molto meno che inviare fondi attraverso canali bancari tradizionali che spesso applicano commissioni e tassi di cambio. Le commissioni di transazione bitcoin sono minime.
Pseudonimato – Gli indirizzi Bitcoin non sono collegati a nomi reali o indirizzi, anche se le transazioni sono pubblicamente visibili sulla blockchain. Comunque, analisi approfondite possono in certi casi identificare gli utenti.
Accessibilità – Chiunque con una connessione internet può inviare e ricevere bitcoin indipendentemente dalla propria nazionalità o posizione geografica. Non ci sono limiti di partecipazione.
Impossibilità di censura – Nessun governo o banca centrale può impedire transazioni in bitcoin o congelare fondi.
Irreversibilità dei pagamenti – I pagamenti Bitcoin non possono essere contestati o caricati indietro una volta completati, a differenza dei pagamenti con carte di credito.
Scarsità e prevedibilità dell’offerta – Solo 21 milioni di bitcoin possono essere creati. La loro offerta è diminuzione preprogrammata e non può essere alterata, rendendoli resistenti all’inflazione.
Tra gli svantaggi ci sono:
Volatilità del prezzo – Il valore dei bitcoin fluttua regolarmente a volte in modo selvaggio, il che può creare instabilità per un uso come valuta. Comunque, la volatilità tende a diminuire nel corso del tempo man mano che il mercato matura.
Custodia e sicurezza – Gli utenti devono proteggere attentamente i loro wallet e chiavi private. In caso di smarrimento, i bitcoin non possono essere recuperati. Le exchanges dove vengono custoditi bitcoin sono di frequente bersaglio di attacchi informatici.
Uso per attività illegali – Essendo pseudonimo e non tracciabile, Bitcoin ha attratto l’attenzione per il suo uso in transazioni criminali come il riciclaggio di denaro e la vendita di droga su darknet markets, anche se le valute legali rimangono di gran lunga più usate per scopi illegali.
Accettazione limitata – Sebbene in crescita, Bitcoin non è ancora universalmente accettato come metodo di pagamento. Molte aziende e individui non sono ancora pronti ad usarlo.
Assistenza limitata al consumatore – Le transazioni in bitcoin non possono essere rimborsate. Non esiste un servizio clienti centralizzato per richieste e dispute. Gli utenti devono contare su loro stessi per la sicurezza dei propri fondi.
Complessità per i non addetti – Bitcoin può avere una curva di apprendimento ripida per i principianti e presenta molte insidie tecniche che possono portare a errori irreversibili.
Bitcoin in Italia
In Italia, l’interesse e l’adozione di Bitcoin sono in costante crescita. Sempre più persone lo utilizzano per fare trading, investire e anche acquistare beni e servizi.
Uno dei principali driver di adozione di Bitcoin nel nostro paese è sicuramente la possibilità di fare trading speculativo su questa criptovaluta, sfruttandone l’estrema volatilità dei prezzi. Sono nate diverse piattaforme italiane che consentono di investire e scambiare Bitcoin contro Euro in maniera semplice e veloce.
Il trading di Bitcoin sta attirando anche sempre più aziende e professionisti. Diversi exchange europei che supportano l’Euro hanno una grande base di clienti italiani. Tra i più popolari ci sono Bitpanda, Coinbase, Kraken, Binance e Bitstamp. Questi exchange consentono di comprare, vendere e scambiare Bitcoin in tutta sicurezza.
Oltre al trading, il Bitcoin sta emergendo anche come mezzo di pagamento in Italia. Sempre più esercenti italiani, in particolare nel settore tech, gaming e dell’e-commerce, accettano pagamenti in Bitcoin dai loro clienti.
Tra le aziende italiane che supportano Bitcoin troviamo Microsoft, che dal 2014 permette di acquistare contenuti digitali sul Windows Store e Xbox Store in Bitcoin. Anche operatori di telefonia mobile virtuali come LycaMobile permettono di ricaricare il credito telefonico con Bitcoin.
Più recentemente, catene di supermercati e negozi come Eataly hanno integrato opzioni di pagamento via Bitcoin usando processor come Coinbase Commerce. Anche il settore alberghiero sta adottando sempre più i Bitcoin come opzione innovativa e conveniente per i turisti stranieri.
La diffusione di Bitcoin nel nostro paese è supportata anche da un solido ecosistema di start-up, comunità, eventi e progetti collegati alle criptovalute. Una delle principali community italiane è quella di Coinbar, che organizza eventi e incontri per appassionati in diverse città.
Tra le startup italiane attive nel settore spicca Young Platform, che fornisce advanced trading tools per Bitcoin ed exchange fiat-to-crypto. Worth Wallet è una popolare wallet italiana per conservare Bitcoin ed altre criptovalute in modo sicuro. Project Cosmo promuove la diffusione e l’accettazione di Bitcoin in Italia tramite partnership commerciali.
Anche dal punto di vista normativo, l’Italia ha fatto passi avanti nel regolare il settore crypto, pur mantenendo una posizione cauta. Nel 2017 la Legge di Bilancio ha introdotto una tassazione al 26% sui profitti derivanti da transazioni in Bitcoin, equiparandolo di fatto a un asset finanziario.
L’Agenzia delle Entrate ha anche chiarito il trattamento fiscale di Bitcoin e altre criptovalute, richiedendo di dichiarare eventuali plusvalenze. Inoltre gli intermediari che operano con valute digitali devono identificare clienti ed essere in linea con le normative antiriciclaggio.
Nonostante permangano alcune aree grigie dal punto di vista legale, gli sforzi di regolamentazione rappresentano un passo avanti verso una sempre maggiore integrazione ed adozione di massa di Bitcoin in Italia.
In conclusione, Bitcoin sta prendendo sempre più piede nel nostro paese, sia come asset finanziario che come sistema di pagamento digitale. Con la crescente adozione da parte di aziende, merchant ed utenti, il ruolo di Bitcoin in Italia sembra destinato a diventare sempre più importante nel prossimo futuro.